11 maggio 2006

Appello per la salvaguardia del Referendum Costituzionale

http://www.megachip.info

Esprimiamo vivo allarme per l'assenza, finora, del tema della Costituzione nel dibattito politico, nel quale, come è risultato dai faccia a faccia televisivi, la Costituzione figura tra le “varie ed eventuali” e, di conseguenza, è alla fine del tutto taciuta.

Il ripudio della Costituzione del 1947, la Costituzione di Terracini, di Calamandrei, di Dossetti, di Moro e di Lelio Basso e la sua sostituzione con la Costituzione di Lorenzago di Berlusconi, Fini e Calderoli, è peraltro l'atto più grave compiuto da Berlusconi, dal suo governo, dalla sua maggioranza e dalle presidenze delle due Camere, in violazione degli stessi articoli 138 e 139 della Costituzione ancora vigente, ed è l'atto che più di ogni altro dimostra come nel breve corso dei cinque anni di legislatura, la classe politica che ha detenuto il potere della Repubblica, ha sovvertito l'intera figura dello Stato costituzionale di diritto preparando e disegnando l'istituzione di uno Stato a potere unico e senza alcuna possibilità di controllo democratico e di garanzia per le libertà e i diritti dei cittadini.

La sostanziale cancellazione di questa emergenza dalla campagna elettorale, in nome di un fair play che è molto signorile, ma di cui può essere il Paese intero a pagare le conseguenze, ha creato un clima nel quale anche la raccolta delle firme per il referendum sulla Costituzione, presenta difficoltà.

Di conseguenza, i firmatari rivolgono a tutte le forze dell'opposizione di centro-sinistra un vivo appello a mettere fin da ora al centro della battaglia politica la rivendicazione e la difesa della Costituzione del '47, nella perfetta convinzione che il vero referendum costituzionale sarà quello che si è celebrato il 9 aprile con le elezioni politiche, perché se in tale occasione dovesse prevalere il potere esistente, la Costituzione ne uscirebbe gravemente indebolita e anche l'esito del successivo referendum potrebbe essere compromesso.

Noi firmatari ricordiamo che le forze del centrosinistra sono state in grado di mobilitare una vastissima partecipazione alle primarie, conclusesi con un'alta percentuale di votanti e la vittoria di Romano Prodi. Chiediamo che la stessa volontà e lo stesso impegno, anche organizzativo, siano messi in campo per il referendum, per la difesa dei temi costituzionali per l'affermazione dei valori democratici e repubblicani.

Firmatari
Raniero La Valle, Giulietto Chiesa, Tana de Zulueta, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Oliviero Beha, Giorgio Bongiovanni, Marco Calamai, Luciano Canfora, Franco Cardini, Luciana Castellina, Paolo Ciofi, Paolo Flores d'Arcais, Claudio Fracassi, Aldo Garzia, Massimo Loche, Francesco Martone, Gianni Minà, Giuliano Montaldo, Diego Novelli, Marcelle Padovani, Gian Piero Orsello, Ottavia Piccolo, Gabriele Polo, Marco Travaglio, Vauro, Saverio Vertone

per aderire: organizzazione@megachip.info

COMUNICATO DEL COMITATO NAZIONALE "SALVIAMO LA COSTITUZIONE":

NULLA E´ CAMBIATO NELL´IMPEGNO PER IL NO ALLE RIFORME CDL (ANSA) - ROMA, 8 MAG - Collegamenti tra l´elezione del Presidente della Repubblica e il referendum sulle riforme sono ´´del tutto arbitrari e inammissibili´´: lo afferma, in una nota, il comitato promotore del quesito costituzionale.
´´Alcuni mezzi di informazione hanno in questi giorni stabilito - si legge in una nota - un collegamento tra l´elezione del presidente della Repubblica e progetti di riforma costituzionale. Il comitato promotore del referendum sulla riforma della seconda parte della Costituzione, presieduto dal sen. Oscar Luigi Scalfaro, rileva che tali collegamenti sono del tutto arbitrari e inammissibili´´.
´´E´ noto che il programma costituzionale del Capo dello Stato e´ sempre stato uno solo: il rigoroso rispetto della Carta Costituzionale in vigore e la sua piena attuazione. Nulla e´ mutato quanto al totale impegno del comitato per il referendum e di tutte le organizzazioni che ne fanno parte - conclude - per la bocciatura della riforma nel referendum popolare del 25 e 26 giugno prossimo´´. (ANSA).

Dino Lovecchio

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