20 marzo 2007

Diritti

Affrontare un discorso generale sui diritti non è nostra intenzione in questa sede.
All’interno di questa scheda di approfondimento ci limitiamo all’enunciazione di alcuni diritti che consideriamo facenti parte della res publica e pertanto fondamentali, ai quali vengono dedicati gli opportuni approfondimenti in schede più specifiche: il diritto al lavoro, alla salute e all’istruzione.

Diritto alla casa
Riteniamo che nella realtà conversanese sia di primaria importanza affrontare il diritto all’abitare che passa attraverso il potenziamento dell’edilizia residenziale pubblica mediante la riconversione per finalità abitative di beni di proprietà dell’amministrazione, che potremmo definire non strategici e per la nuova progettazione di aree ad essa destinate.

Questo tipo di proposta è volta non solo ad allargare la possibilità di possedere una casa di proprietà ad un sempre maggior numero di cittadini, ma anche a riservare spazi a realtà associative in grado di riattivare il tessuto sociale e integrare, grazie al contatto diretto con il territorio, le lacune nei servizi che rischiano di prodursi in relazione ai sempre più pesanti tagli di risorse.

In questa sede ribadiamo l’importanza, per il nostro partito, del contenimento dell’ICI sulla prima casa ed in particolare riteniamo che l’amministrazione debba escludere recisamente aumenti, prevedendo riduzioni in presenza di risorse; di contro dovrà, ove possibile, essere aumentata la pressione fiscale sulle seconde case e sulle case sfitte.

Il problema dell’accesso alla casa è nel nostro territorio particolarmente sentito dalle cosiddette categorie svantaggiate, per aumentare l’offerta di affitti diviene necessario pensare ad un sistema di aliquote ICI ridotte per i proprietari che affittino a canone concordato, ad immigrati o ai più giovani.

Diritto ai diritti
Dinnanzi alle continue trasformazioni cui è soggetta la società contemporanea l’allargamento dei diritti, e non la loro contrazione, è la vera sfida di civiltà: alla luce di questa riflessione non è più prorogabile l’istituzione del registro delle unioni civili nel quale, tramite autocertificazione, vengano inseriti coloro che dichiarano di sostenersi reciprocamente; ed il contestuale riconoscimento a questi soggetti di pari diritti rispetto alle unioni matrimoniali.
Quando si parla di allargamento dei diritti si tende a pensare unicamente all’ampliamento del numero di individui raggiunti dalla fruizione di un diritto che si considera consolidato; pensiamo che una società che ritiene di essere in una fase di sviluppo sociale debba pensare anche alla nascita di nuovi diritti, come ad esempio il diritto ad un lavoro femminile pensato sui tempi delle donne che non consideri le madri single con figli soggetti non assorbibili da un mondo del lavoro rigido. In questo senso molto può l’amministrazione locale mettendo in piedi progetti di formazione e lavoro socialmente utile in grado da un lato di garantire un reddito, e dunque stabilità e dignità, a persone fortemente penalizzate dalla rigidità del mercato del lavoro, e dall’altro di fornire un servizio di carattere non specificatamente sanitario ma dall’indubbia funzionalità sociale nel campo dell’assistenza agli anziani, dell’aiuto ai diversamente abili ecc..

Nessun commento: