20 marzo 2007

Politiche culturali e turistiche

POLITICHE CULTURALI

La nuova Amministrazione Comunale di centrosinistra dovrà caratterizzarsi nell'impegno per l'azione di riforma e di innovazione in un settore cruciale per la crescita civile e sociale.
In questi anni abbiamo maturato la consapevolezza che ai fini dello sviluppo culturale, la tutela del patrimonio esistente non può essere l'unica funzione delle istituzioni pubbliche, e che le politiche culturali sono strumento di promozione individuale, rafforzano la coesione sociale e rappresentano un fattore di crescita civica e politica. Va conseguentemente sviluppata una nuova dimensione del settore della cultura per promuovere assieme alle altre istituzioni locali e all'associazionismo di base una molteplicità di avvenimenti capaci di promuovere l'idea di una città dove per ogni cittadino sia "facile" leggere, ascoltare, vedere. Un particolare impegno dell'Amministrazione Comunale sarà quello di far divenire avvenimento di partecipazione e di aggregazione la storia civica, culturale, sociale e politica del '900.
Prosa, musica, arti visive, istituzioni e strutture culturali, associazionismo ecc. sono i settori su cui si dovrà intervenire nel tempo attraverso un'elaborazione politica di ampio respiro e quindi aperta al confronto con quei soggetti, individuali o collettivi, più sensibili e interessati allo sviluppo e all'innovazione culturale, a fare cioè della cultura una vera risorsa anche in termini economici della società. Si possono già individuare alcuni temi generali su cui incentrare l'iniziativa dell'Amministrazione Comunale nel campo delle politiche culturali:
  • superamento della frammentazione e della settorialità al fine di pensare la cultura come un sistema complesso in cui individuare diverse tipologie di prodotto e altrettante modalità di fruizione da parte dei cittadini;
  • ricerca di percorsi per raggiungere nuovi "consumatori";
  • realizzazione di sinergie per la produzione, promozione e distribuzione di eventi e attività tra Comuni, Provincie, Regione, Stato, Unione Europea superando qualsiasi sterile tentazione autonomistica e campanilistica;
  • reperimento di risorse private, oltre i tradizionali interventi di "sponsorizzazione", attraverso incentivi all'investimento di capitali nelle attività e infrastrutture della produzione culturale
  • istituire, presso la sede della biblioteca comunale, uno sportello informativo per le arti dello spettacolo.
Beni
Anche all'osservatore più disattento non può sfuggire la straordinarietà di un percorso che muove dal Castello a San Benedetto (oggetto di prossima riqualificazione) e dunque la pinacoteca ed il museo, a cui si aggiunge l'archivio storico, la biblioteca con annesso polo regionale ed il museo diocesano, tale percorso è il cuore della città.
Una ricchezza frutto di lungimiranti iniziative pubbliche e private nel settore della cultura che il centrosinistra intende sostenere e sviluppare in un quadro che renda la nostra città sicuro riferimento e interlocutore con quanto si muove in ambito provinciale e regionale.
In particolare, nel settore della musica e dello spettacolo, va ricercato un maggiore raccordo delle attività delle bande e delle altre iniziative con una consolidata tradizione. L'obiettivo è quello di favorire un processo di progressiva integrazione e unificazione tra le attività e le istituzioni presenti. Ciò è necessario non solo e non tanto per creare economie di scala, pure importanti, ma per affermare un progetto culturale e artistico che ponga Conversano come il polo nel panorama musicale regionale, in grado di costituire punto di riferimento produttivo e progettuale, al servizio di una più vasta rete di teatri grandi e piccoli.
Va progettato un complesso polivalente che sarà a disposizione per l'avvio e la sperimentazione di collaborazioni, sotto forma di "residenze " o coproduzione in un quadro di autonomia e di reciprocità oltre che delle associazioni culturali ed amatoriali.
Per realizzare questi progetti occorre favorire, come in altri campi del governo locale, forme più strette di integrazione tra il pubblico ed il privato sia sotto l'aspetto finanziario che gestionale, mantenendo in capo all'ente pubblico le funzioni di indirizzo e di controllo (fondazioni).
La rilevanza di un tale patrimonio non può farci perdere di vista che per il centrosinistra la cultura attiene ad una sfera più ampia, ad un patrimonio di vissuto, di esperienze e di valori anche diversi tra loro che debbono e possono trovare tutti diritto di cittadinanza. Dai giovani ci viene anche il richiamo ad un confronto su temi cruciali, quali l'ambiente, la solidarietà, la giustizia, la globalizzazione dei diritti. E' impegno della Amministrazione consentire loro di essere protagonisti e non solo fruitori della politica e della cultura.
Pensiamo all'istituzione di un vero e proprio assessorato alle politiche giovanili avente la funzione di coordinamento di servizi (spazi, strutture), di iniziative e attività (culturali, di aggregazione, musicali, del tempo libero) che con i gruppi e le associazioni dei giovani siano costruite e pensate.
L'esperienza dei centri di aggregazione giovanile va sostenuta e progettata coinvolgendo direttamente i giovani nella gestione responsabile di spazi e di attività espressione della loro cultura e della loro visione del mondo.

Politica culturale
E’ innanzitutto necessario premettere che riteniamo che l’ambito culturale vada affrontato sia dal partito che in sede amministrativa nella sua specificità e nella sua valenza: la cultura non può infatti essere ridotta a pura razionalità quantitativa, in quanto l’aspetto qualitativo è fondamentale. La sua importanza va inoltre sottolineata per la capacità di produzione di senso collettivo. Crediamo che le linee guida generali che dovremmo adottare siano: la partecipazione dei soggetti coinvolti nelle diverse espressioni culturali; l’eliminazione della precarietà nel lavoro cognitario e la sua valorizzazione; la promozione non solo della fruizione, ma anche della produzione e della sperimentazione; la massima diffusione sul territorio delle iniziative culturali.Su queste basi è riteniamo debbano essere affrontati tutti i settori della cultura conversanese. In una fase in cui ci sembra chiaro che occorre innovare, cambiare, trovare altre strade, il sapere, la cultura, la ricerca, le idee giocano un ruolo chiave. Esse, da un po’ di tempo, sono viste come strumenti di una ristrutturazione capitalista liberista (sempre di più sono esse stesse oggetto di processi di privatizzazione), o come elementi decorativi di più complesse attività istituzionali: è un errore. Università, fondazioni, biblioteche, istituti, scuole, il sistema (e i soldi) della formazione, la ricerca privata sono luoghi in cui si prepara il futuro ovvero, come succede spesso oggi, si autoriproduce un sapere insufficiente ad affrontarlo. Investire nel sapere, non significa soltanto aumentare i capitoli di bilancio di un assessorato, ma prendere consapevolezza che ricerca e innovazione legate a progetti di trasformazione sono fondamentali per qualsiasi società. Conversano ospita eventi e monumenti nazionali, ma sempre di più questi rischiano di essere bellissime vetrine dietro le quali si ampliano gli spazi della precarietà e altri vuoti. Sarebbe interessante promuovere un’indagine su come è vissuta la cultura e come si vive di cultura e sapere a Conversano, per analizzare gli aspetti materiali del sapere, che sono quelli che poi determinano una tenuta complessiva della cultura e del sapere, la loro effettiva diffusione e il loro rilancio come strumento del cambiamento e di un nuovo radicamento che non sia grettamente localistico.

Cinema
Deve essere innanzitutto prevista un’adeguata promozione degli eventi proposti (es. Imaginaria Film Festival), e la valorizzazione della produzione cinematografica locale. Istituire un “Film Fund” per le produzioni indipendenti con il supporto dell’Apulia Film Commission. Con l’avvento del digitale nelle sale cinematografiche, riteniamo che debba esserci l’individuazione di altri spazi polivalenti di promozione e magari di produzione cinematografica, che non sia esclusivamente la sala del Cinema Norba. Una particolare attenzione, in linea con le politiche regionali e nazionali, dovrà essere posta alle programmazioni di qualità (cinema d’essai) puntando al coinvolgimento attivo degli istituti scolastici e il mondo dell’associazionismo.

Musica
La musica promossa da Conversano è stata finora esclusivamente quella classica (bande), legata al festival, mentre occorrerebbe favorire tutte le diverse realtà musicali. Mancano le sale pubbliche di prova. Il centro storico potrebbe essere valorizzato, anche da un punto di vista turistico, tramite la promozione di piccoli e grandi eventi musicali. Anche la banda cittadina merita una valorizzazione, che passi per l’individuazione di spazi stabili per le prove e soprattutto per le esibizioni.

Teatro
Non ci sono politiche per le compagnie emergenti. Bisognerebbe individuare e rendere agibile un contenitore specifico per tutti quanti necessitino di spazi per le prove dei propri spettacoli o performances, poiché quelli presenti sono inadeguati. In considerazione della forte richiesta da parte delle famiglie, non solo conversanesi, si renderà necessario favorire e sostenere il teatro di animazione attraverso l’istituzione di rassegne annuali e festival estivi.

Commissione cultura
Dovrebbe essere un organo decisionale più capace di intervento sulle scelte dell’assessorato e del comune e più qualificato. Inoltre la gestione degli spazi comunali dovrebbe essere maggiormente controllata, riteniamo infatti che le risorse messe a disposizione dall’Amministrazione non debbano mai favorire lo sviluppo di logiche auto-referenziali, e soprattutto attività di tipo lucrativo.

Politiche turistiche
Il turismo è il prodotto finale di due momenti: la promozione e l'accoglienza.
Tale binomio necessita di basi solide per raggiungere risultati efficaci e concreti: una serie di interventi capaci di innescare quel meccanismo che muova la macchina turistica verso le nostre terre. Il plurale è d'obbligo in un contesto come il nostro, in quanto Conversano deve parlare di turismo coinvolgendo il territorio della Provincia in un'ottica di "villaggio globale".
Prende campo sempre più la logica di "distretto turistico" inteso come bacino integrato di offerta, che deve comprendere le bellezze artistiche e culturali, ma anche le bellezze ambientali, i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato, le attività connesse al tempo libero e alla qualità della vita.
La legge 135/2001 favorisce questo processo di qualificazione dell'identità di un territorio omogeneo.
A Conversano si chiede di prendere da subito le redini di questa operazione per costituire, in concertazione con soggetti privati, associazioni e gli altri comuni della zona, un "sistema turistico locale" che partendo dal sud-est si apra ad un territorio più vasto, come previsto dalla normativa regionale, in grado di usufruire degli interventi regionali e nazionali .
Le varie ristrutturazioni dei palazzi storici hanno ridato luce e lustro alla zona del centro storico; ma non basta. Per far sì che il nostro centro storico torni ad essere il fulcro della città va incentivato il processo di insediamento di tutte quelle "botteghe" che ne facevano la sua peculiarità superando gli ostacoli normativi che ne hanno impedito, e a tutt'oggi ancora ne impedisce, l'apertura.
Vanno presi accordi con le strutture ricettive e commerciali del centro per renderne compatibile l'utilizzo con la pedonalizzazione e la valorizzazione turistico culturale (regolamentazione in via definitiva del transito nelle ZTL).
Andranno coinvolti, in questa operazione di rilancio sociale culturale e turistico, sia gli enti locali che le associazioni di categoria, affinché nella nostra città, ma anche nei comuni del comprensorio, le tipicità vadano incontro ad ulteriore incremento.
L'Amministrazione Comunale dovrà promuovere una Agenzia di promozione Turistica, si farà carico della predisposizione e pianificazione di un calendario di iniziative e manifestazioni comunali e della predisposizione e vendita di pacchetti turistici singoli e di gruppo, coinvolgimento di Istituti scolastici e Tour operator, nonché della pubblicizzazione su riviste specializzate, con l’ausilio di educational con redazionali della stampa nazionale ed estera.
Queste operazioni, assieme alla realizzazione di materiale promo-pubblicitario, metteranno in azione un volano strategico di comunicazione tra pubblico e privato agevolando e sviluppando nel settore turistico-culturale nuove opportunità imprenditoriali ed occupazionali, riqualificando il territorio, promuovendo in maniera sempre più crescente tutti i comparti produttivi, valorizzando, dove è possibile, la ricettività tipica dell'entroterra, che dovrà essere, perciò, di qualità.

Il turismo
Noi vogliamo una città turistica, perché vogliamo una città migliore per i nostri cittadini. D’altra parte, vogliamo che a Conversano si sviluppino tanti e tali motivi di interesse (non solo maxi eventi) per cui un visitatore desideri esserne cittadino.
Il turismo, dati alla mano, sembrerebbe soffrire solo della congiuntura difficile, in realtà l’attuale modello ha raggiunto ormai i suoi limiti fisiologici: consumo del territorio, prezzi, offerta culturale e di servizi, infrastrutture.
E’ un settore da ripensare soprattutto per ciò che concerne l’offerta alberghiera e residenziale; la conservazione e il recupero ambientale; la qualità dei servizi.
Il turismo è un’industria nella quale si deve innovare e investire; anche qui le soluzioni locali, i finanziamenti a pioggia, ecc. possono solo ritardare di qualche anno una crisi strutturale, non evitarla. In questo settore gli EE.LL. interessati devono coordinarsi tra loro, affinché le loro politiche e quelle degli operatori abbiano un respiro ed una efficacia come minimo del sud-est, sviluppando gli indirizzi della legge 135/2001.
Rifondazione Comunista, è da sempre contraria all’idea che la crescita edilizia ed immobiliare possa rappresentare un’utile volano per l’economia cittadina.
In questo settore abbiamo già dato, e non senza conseguenze negative per la qualità del nostro territorio. La fine dell’esplosione edilizia ci deve tuttavia trovare preparati ad affrontare per tempo le inevitabili ripercussioni economiche e occupazionali.
Da questo punto di vista l’investimento sul turismo può rappresentare una soddisfacente possibilità.
Conversano è, per opinione diffusa, un territorio a eccellente vocazione turistica.
Disponiamo infatti di un patrimonio storico artistico di rilevanza nazionale, di risorse ambientali indiscutibili e di una relativa facilità di accesso.
Ciò nonostante e per molte ragioni non abbiamo una tradizione in questo settore.
A Conversano storicamente il turismo non è un settore rilevante, ma tutt’al più una nicchia significativa. Ci manca una coscienza collettiva dell’accoglienza e dell’ospitalità, e gli sforzi fatti negli ultimi anni per trasformarci in un vero polo di attrazione non hanno ancora raggiunto tutti i risultati sperati. A Conversano si viene e si parte rapidamente: questa è la caratteristica che accomuna i due poli d’attrazione fondamentali, il territorio rurale e la città d’arte.
Nel secondo caso, Conversano non avrà mai un problema di attrazione fisiologica di visitatori, data la presenza sul suo territorio di beni tramandati dalla natura e dalla storia. Sua è tuttavia la scelta se trasformare questa opportunità in un settore economico, trattenendo sul territorio quanti lo attraversano, o declinare l’invito. Questa è una responsabilità collettiva, che né la politica né i privati possono eludere.
Occorre un sistema ricettivo all’altezza, che abbia una variegata disponibilità di alloggi a buono ed alto livello, secondo standard qualitativi ormai consueti altrove e un impianto di proposte che si integri vieppiù anche con il territorio (es. le strade enogastronomiche o i borghi storici) e fornisca soluzioni originali e non ripetitive. Non da ultimo, va protetto e curato l’ambiente, così straordinario eppure così a rischio.

TURISMO SOSTENIBILE

FINALITA'

  • Garantire un utilizzo ottimale delle risorse disponibili che costituiscono l’elemento chiave dello sviluppo turistico, mantenendo i processi ecologici essenziali e aiutando a conservare il patrimonio naturale e la biodiversità;
  • Rispettare l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio cultuale abitativo, gli stili di vita, ed i valori tradizionali, e contribuire alla conoscenza inter-culturale e alla tolleranza reciproca nel rapporto con i turisti;
  • Assicurare attività economiche di lungo termine fornendo benefici socio-economici per tutti gli stakeholders, incluso occupazione stabile e opportunità di formazione professionale per i residenti, servizi sociali per le comunità ospitanti, ecc.
  • Garantire la partecipazione di tutti gli stakeholders, cosi come una forte leadership politica per assicurare una partecipazione sempre più estesa ed un solido processo di creazione del consenso;
  • Assicurare un monitoraggio costante degli impatti, introducendo le necessarie misure preventive e/o correttive;
  • Mantenere un elevato livello di soddisfazione del turista e assicurare un’esperienza significativa per i turisti, accrescendo la loro consapevolezza sui temi della sostenibilità.
AZIONI
Certificazioni ambientali ISO1401, EMAS e ECOLABEL in ambito territoriale e dei servizi pubblici ai cittadini .
Accordi d’area con gli operatori turistici (albergatori, commercianti, bar, ecc.) per raggiungere la certificazione ambientale territoriale.
Il Comune attiva e favorisce attraverso accordi d’area il raggiungimento della certificazione ambientale.

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