Riportando questa riflessione nella nostra realtà, è necessario che il bilancio comunale preveda strategie di medio e lungo periodo.
La situazione economica di Conversano e della Provincia di Bai è sicuramente inferiore alla media nazionale, affinché ciò migliori, abbiamo l'obbligo di elaborare strategie complessive d'ampio respiro per vincere le sfide future che ci attendono ed anticipare i mutamenti dell'aggregato sociale (es. invecchiamento della popolazione, inserimento d'immigrati, ciclicità dell'economia).
Il bilancio economico della città di Conversano dovrà incentivare politiche di razionalizzazione sulla spesa corrente al fine di liberare risorse per gli investimenti. In particolare per quanto riguarda le spese di investimento sarà necessario ricorrere in misura maggiore a forme di autofinanziamento che riducano in maniera consistente il ricorso a nuovi mutui.
Per dar corpo ad un'azione di governo che controlli e sviluppi il Bilancio è necessario dotarsi di un forte progetto che identifichi percorsi specifici per gli investimenti e si ponga l'obiettivo di tenere sotto stretto controllo le spese di parte corrente e finanziare le spese in conto capitale senza ricorrere ad accensione di nuovi mutui; il tutto qualificato da criteri di partecipazione, condivisione e trasparenza (aiutati in questo anche dall'informatizzazione dell'Ente da completare in via prioritaria) .
Lo stesso progetto dovrà prevedere e ricercare nuovi strumenti di coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini, nonché elementi innovativi quali il "bilancio sociale" (non solo obblighi contabili ma indirizzi sociali da raggiungere) e quello "ambientale" (che dovrà accompagnare ogni progetto di opera pubblica) in cui sarà visibile il patto generazionale.
Dovrà, infine, tener conto del taglio dei trasferimenti erariali con cui i Governi stanno strozzando gli Enti Locali a fronte di un tanto esaltato federalismo.
E' attraverso un'azione di governo "circolare" che il progetto si renderà concreto, incentrandosi su:
- trasformazione dell'Ente da "macchina" ad "organismo" in cui il Comune aumenti la sua capacità di reperire risorse dai suoi servizi produttivi, dalla valorizzazione del suo patrimonio, da altri Enti ( fondi e partnerariato);
- introduzione del "bilancio di mandato" per gli investimenti. Una visione quinquennale d'intervento in cui si abbia l'orizzonte dell'area vasta, si utilizzino strumenti di finanza innovativi come il project financing , si abbatta l'attuale livello d'indebitamento per liberare risorse oggi vincolate;
- promozione di un'azione amministrativa che incentivi e rilanci l'economia conversanese grazie agli attori locali e di rete ( sia pubblici sia privati);
- razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse;
- ratifica di una politica fiscale mirata e monitorata per evitare l'evasione.
In generale l’attività politico/amministrativa deve saper interpretare le vere esigenze del
cittadino e deve quindi poter dirottare in modo flessibile risorse nei campi dove è richiesto
l’intervento anche se questo non è stato programmato. Oggi assistiamo all’evolversi dei fatti in tempi repentini. Pertanto a fianco di una pianificazione e programmazione di lunga
scadenza, bisogna prevedere modificazioni e flessibilità di bilancio.
Lo schema rigido e un poco dogmatico delle scuole di pensiero economico-finanziario vigenti anche a livello comunitario e nazionale e la normativa (in particolare il D. L.vo 267/2000 con l’obbligatorietà del bilancio programmatorio) hanno però sempre più ridotto la flessibilità amministrativa pubblica, lasciando pochi spazi all’immediato se non nella spesa corrente ormai ridotta al lumicino.
Detto ciò è importante verificare (in fase di progettazione del programma elettorale di
mandato) la capacità residua di manovra per il triennio 2007-2010 e concordare una
politica delle ENTRATE (imposte comunali).
Sulla base di queste verifiche sarà possibile iniziare un confronto anche sui temi che
appartengono al capitolo spesa per investimenti:
- questione sociale (politica della casa - assistenza domiciliare - integrazione sociale);
- cultura (grandi eventi, museo, eventi per i giovani, cultura dell’ambiente) .
- lavori pubblici (nuove infrastrutture).
della programmazione al capitolo spesa per investimenti.
Per quanto riguarda gli interventi pubblici speciali, si propone di intervenire in maniera
prioritaria anno dopo anno concentrando le risorse sulle criticità, valutate più acute,
operando scelte che a fronte di un’opera pubblica che prevede una spesa ce ne sia un’altra
che prevede un introito a parziale copertura della stessa sfruttando gli introiti derivati da
opere di urbanizzazione o da monetizzazione (con il limite del 20% per aree a verde),
oppure se e ove conveniente alienando patrimoni comunali inutilizzati o non giudicati
strategici per l’amministrazione comunale.
Imposte e tasse
Occorre operare perché anche a livello locale I"imposizione fiscale risponda a
principi di equità e di progressività. A questi principi risponde certamente meglio
quella forma di imposizione che fa riferimento al reddito, ossia I"IRPEF.
Da qui I"opportunità di una scelta orientata ad utilizzare per quanto possibile
questa opzione a favore di una netta riduzione deii"ICI, in particolare di quella
gravante sulla prima casa.
2 commenti:
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
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